segui i miei passi

Photobucket

martedì 27 febbraio 2007

LA' DOVE FIORISCE LA PROMESSA





Tendo la mano
contro vetri velati
a raccogliere con gesto d’amore
quel che ancora rimane
dell’effondersi del vapore mutato
in gocce limpide d’infantili giochi.
Trame in ragnatele trasparenti,
uniscono piccoli ricordi incastonati
nelle perle liquide d’emozioni
e la dolcezza si schiude
nel rosa batik delle mie labbra.
Nebbia e vissuto, posano la mano,
nell’incavo arrendevole della gola,
là dove fiorisce la promessa
e vegliano sul mio segreto
candele accese.

Micol

mercoledì 21 febbraio 2007

ESISTE UN LUOGO



Esiste un luogo in cui lei sorride,
memoria dagli occhi scuri
e sul profilo di un quieto orizzonte,
i suoi morbidi fianchi
sembrano allungare la terra.
L’accompagna voce di angeli soprani,
fra bagagli perduti e incerti domani
e l’elegiaco bisogno
d’equilibrio sopra la follia,
in nome dell’Amore e della Poesia.
Esiste un luogo in cui i ricordi
cadono in volo da un cielo di carta velina
e in coriandoli di stelle
imperlano di mille storie la pelle,
muovono leggeri fremiti fra le dita
e colmano i palmi, d’inscindibile vita.

Micol


"Esiste un Luogo" ha vinto la selezione del Premio Millestorie - è arrivata capolista
Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questo piccolo sogno!

FIORI BIANCHI





FIORI BIANCHI


Esplode il mandorlo in primavera fiorita
ed io affogo
dentro un raggio di tiepido sole caduto fra i rami.
Sono sola
nella visione di arcobaleni piegati in volo
e come diamante
tra cielo e mare sono tagliata in orizzonti
e poi,
tutto svanisce sul sapore di troppo amore,
mentre picchia sulle spalle,
 in fiori bianchi,

la tristezza

Micol

martedì 20 febbraio 2007

METAMORFOSI DOVUTE


 


Mi dice la mia casa:


Non abbandonarmi, il tuo passato è qui.
Mi dice la mia strada:
Vieni, seguimi, sono il tuo futuro.
E io dico alla mia casa e alla mia strada:
Non ho passato, non ho futuro.
Se resto qui, c'è un andare nel mio restare;
se vado là c'è un restare nel mio andare.



 


Solo l'amore e la morte cambiano ogni cosa.



 


Kahlil Gibran




 

venerdì 9 febbraio 2007

IL SALE DI NAUFRAGATE PAROLE



 


Cola da lassù eccessiva luce,
che imbratta d'accesi colori
muri di cielo
e impedisce di guardare lontano
oltre il confine segnato dal ramo.
Occhi bassi
insabbiati sopra pallide dune
e il serpeggiante movimento
fra seni pieni spazzati dal vento.
Riflessi di tristezza s'attorcigliano tra i capelli
e vischiose alghe s’annodano alle caviglie,
alle mie orecchie sorde
inutili echi di conchiglie
e le labbra arse, sono lande deserte
sopra i denti che masticano il sale
di naufragate parole.

Micol



 

lunedì 5 febbraio 2007

IL SILENZIO DEI SILENZI







… e c’è il silenzio dei silenzi


che uno porta in sé

come gli alberi d’inverno

dopo le foglie cadenti.



… e c’è l’attesa delle attese

che uno porta in sé

che accompagna lontano

dove si compirà il viale.


... taceranno le mie mani

che scalderanno le tue

e le mie labbra chiuse in segno

parleranno al tuo silenzio,

figlio del dolore.

Micol



(dedicata a te)